216 | Giulio M. Facchetti |
Il modello esplicativo presentato per l'origine della scrittura rongorongo implica che essa si sarebbe sviluppata, a partire dal 1770, fiorendo per tre generazioni, fino alla catastrofe dei primi anni Sessanta del XIX secolo. Il periodo di tempo per l'invenzione e lo sviluppo di una vera e propria forma di scrittura ex novo è compatibile con questa ricostruzione, come dimostra l'importantissimo esempio di Sequoyah, inventore del sillabario cherokee.32 Nonostante tutto, però, considerati l'oggettiva scarsità di dati e gli altri noti tratti di "eccezionalità" tipici della cultura pasquense (il totale isolamento, durato per secoli, deve avere contribuito, inasprendo la competizione e creando sempre nuove esigenze, a stimolare costantemente l'ingegno dei nativi), non mi sento di escludere del tutto l'ipotesi di un'invenzione autonoma del rongorongo, che sarebbe stato in tale caso creato in un'epoca precedente al contatto con gli Europei. Dal punto di vista scientifico questa spiegazione è però dotata di un minor grado di plausibilità, rispetto a quella della "copia d'idea". In questo caso si dovrebbe comunque escogitare una spiegazione convincente per il carattere pseudoepigrafico della "sottoscrizione" (con la massima verosimiglianza eseguita da membri acculturati dell'antica società rapanui) del documento di Felipe Gonzalez. Un universale tipologico, che si ricava dal confronto con tutti gli altri sistemi di scrittura del mondo, insegna che tanto una creazione del tutto autonoma quanto una creazione per copia dell'idea generica di scrivere determinano una serie di tappe (fase protoscritturale con impiego di soli logogrammi; scoperta dei fonogrammi, specialmente nel tentativo di scrivere nomi propri di persona o di luogo; sviluppo di una scrittura mista logografico-fonetica) che conducono alla formazione di una scrittura ideografica.33 32 Diamond, Armi, acciaio e malattie, cit., p. 177. 33 Dico semplicemente "scrittura ideografica" e non "ideografica mista" perché scritture "ideografiche pure" (composte cioè da soli logogrammi) non esistono; v. supra, nel capitolo 3. |