ANTROPOLOGIA DELLA SCRITTURA | 193 |
Il capitano James Cook si fermò brevemente sull'isola il 17 marzo 1774, durante il suo secondo viaggio nei Mari del Sud. Dal suo giornale di bordo sappiamo che egli potè stimare a "sei o settecento anime" la popolazione complessiva, che riconobbe subito come appartenente alla stessa razza polinesiana dei nativi neozelandesi e degli altri popoli isolani del Pacifico collegati da affinità di lingua e costumi.5 Cook aggiunge annotazioni molto interessanti: «Della loro religione, del governo, ecc. non possiamo dire niente con certezza. Le stupende statue erette in differenti punti lungo la costa non sono certamente la rappresentazione di qualche divinità o luoghi di adorazione, ma con la massima probabilità aree funerarie per certe tribù o famiglie. Io stesso vidi uno scheletro umano giacente nella fondazione di una, appena coperto con pietre».6 Nel 1786 J.F.G. de la Pérouse, a capo di una spedizione francese, trascorse sull'isola undici ore, cercando di introdurre nuove piante e animali (maiali, capre e pecore) per aiutare la popolazione; secondo la sua stima sull'isola vivevano allora circa 1200 persone. La Pérouse riferisce con quale impressionante attenzione e meticolosità alcuni nativi abbiano voluto ammirare e, anzi, ispezionare minuziosamente e ripetutamente strumenti e attrezzi di bordo. 5 «The Inhabitants of this isle from what we have been able to see of them do not exceed six or seven hundred souls and a bove two thirds of these are Men, they either have but a few Women among them or else many were not suffer'd to make their appearance, the latter seems most Probable. They are certainly of the same race of People as the New Zealanders and the other islanders, the affinity of the Language, Colour and some of their customs all tend to prove it, I think they bearing more affinity to the Inhabitants of Amsterdam and New Zealand, than those of the more northern isles which makes it probable that there lies a chain of isles in about this Parallel or under, some of which have at different times been seen». 6 «Of their Religion, Government &c. we can say nothing with certainty. The Stupendous stone statues errected in different places along the Coast are certainly no representation of any Diety or places of worship; but the most probable Burial Places for certain Tribes or Families. I saw my self a human Skeleton lying in the foundation of one just covered with Stones». |