204 | Giulio M. Facchetti |
Guy ha correttamente arguito che un segno ricorrente del calendario lunare indica la "crescita" e la "calata" della luna: si tratta del segno composto 008.078.711, in cui l'elemento del "pesce appeso" (segno 711) è rivolto verso l'alto (con riferimento alla fase crescente) nei brani che precedono la luna piena, mentre è rivolto verso il basso (con riferimento alla fase calante) nei brani che seguono. Io aggiungo che, riguardo ai primi due elementi della composizione (008.078), la lista di Jaussen indica 008 = ra'à "sole" / ahi "fuoco" / hetu'u "stella", "corpo celeste"17 (Jaussen, p. 2 s.) e 078 = higa "cadere" (Jaussen, p. 10). Si tratterebbe perciò di una composizione pittografica (molto comune anche in altre scritture ideografiche come la sumerica o la cinese)18 piuttosto semplice per indicare lo "spostamento di un corpo celeste". Se il tracciato del segno 008 presenta invero una certa rassomiglianza con la figura del sole, l'associazione del segno 078 col significato di "cadere" è invece assolutamente convenzionale, il che avvalora fortemente, e una volta di più, l'idea che Metoro potesse davvero avere avuto una seppur elementare istruzione riguardo al repertorio dei grafemi rongorongo.19 17 Possibilità di letture plurime sono ben note anche in altri sistemi di scrittura; per es. in geroglifico egiziano il logogramma del sole poteva leggersi r` "sole" o hrw "giorno", a seconda del contesto; in sumerico il logogramma della stella poteva leggersi AN "cielo" o DINGIR "dio", ecc. 18 Cfr. supra, nel capitolo 3. 19 I dati metoriani varranno, però, ripeto, soprattutto per cercare di precisare e avvalorare ipotesi interpretative fondate anche su altri elementi, come nel nostro caso. D'altronde la lista di Jaussen contiene certamente anche parecchie imprecisioni: per es. il segno 152 della "luna piena" (mahina omotohi), non viene riconosciuto come tale (v. Jaussen, p. 6). |