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212Giulio M. Facchetti

"SOTTOSCRIZIONI" INDIGENE SULL'ATTO DI ANNESSIONE SPAGNOLO

     Non è mancato chi ha cercato di ravvisare nei segni della "sottoscrizione" rapanui dell'atto spagnolo una specie di forma corsiva del "normale" rongorongo.31 In linea di principio questo sarebbe possibile (si potrebbe addurre l'esempio delle forme ieratica e demotica dei geroglifici egiziani oppure dei vari stili dei caratteri cinesi), ma resta il fatto che di tale presunto rongorongo corsivo non si avrebbe altro esempio all'infuori di questo, il che rende quest'ipotesi un ad hoc incredibile.

     In più, sul piano strettamente paleografico, risulta materialmente impossibile (con l'esclusione, come si è visto, del primo segno) individuare segni rongorongo (che pure sono centinaia) il cui tratto risulti anche lontanamente compatibile con queste ipotetiche semplificazioni grafiche.


31 Sorvoliamo sul tentativo a dir poco assurdo di identificare i segni della "sottoscrizione" con una sequenza tratta da una delle tavolette rongorongo conservate a Honolulu: le corrispondenze grafiche sono spudoratamente fantasiose e l'unico segno veramente identificabile (cioè il primo, con 200 o 300) non è nemmeno riconosciuto e anzi viene fatto corrispondere a 051, la cui forma è completamente incompatibile!


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